Probabilmente non potrò esserci fisicamente, alla manifestazione dei Viola convocata a Roma, in piazza del Popolo, sabato 27 febbraio 2010 dalle ore 14.30. Ci sarò però politicamente, come già a dicembre, perché su certe cose – come la Costituzione – non si può negoziare. I Viola, non nel senso calcistico, stanno proponendo ai parlamentari la patente viola:

La Patente Viola è una maniera di svolgere il nostro ruolo di sentinelle della democrazia. La stiamo dando (al Presidio Permanente di Montecitorio) ai deputati che hanno votato contro il legittimo impedimento alla Camera ma è a punti: 20 punti totali. Verranno ritirati 4 punti ogni volta che una legge voluta dalla maggioranza ma penalizzante per i cittadini verrà approvata grazie all’assenza o al voto del deputato.
Verrà ritirata completamente se:
– il deputato voterà a favore di una legge ad personam;
– il deputato non presenta entro sei mesi (o non firma una legge presentata) che risolva il problema del conflitto di interessi Il foglio rosa/viola viene dato ai senatori che si impegnano a votare contro il Legittimo Impedimento al senato.
Se voteranno correttamente potranno convertire il foglio rosa/viola in Patente a punti Viola.

A parte il meccanismo un po’ macchinoso (any sense), dichiaro che se fossi nei panni di un parlamentare del Pd la patente viola la farei volentieri. Per ora, mi tengo un tesserino viola, come quello dei trasporti pubblici, di valore regionale, opponendomi a tutte le leggi ad personam che anche qui (ormai è una tradizione) vengono presentate. L’abbiamo fatto per la Cascinazza, dal 2005 al 2007, nelle varie occasioni in cui la Regione ha votato una legge per consentire a B (nel senso di Paolo) di costruire sull’area verde più pregiata della città. L’abbiamo fatto quando si cercavano scorciatoie urbanistiche e ambientali. Lo abbiamo fatto per far rispettare una norma, quella elettorale, che Formigoni fa finta non ci sia.
Quello che chiedo ai Viola, però, è di passare dalla parte della critica alla politica (legittima e in alcuni casi necessaria) alla proposta per la politica. Perché loro, politica, in questo disastrato Paese, la stanno facendo. Facciano proposte e domande. Noi possiamo promettere (o, meglio, garantire) che risponderemo. Punto per punto.

P.S.: a proposito di patente e di Costituzione, di punti per italiani e per stranieri, date un’occhiata qui. C’è da piangere.

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