Mi accusano, spesso, di essere un aristodem (l’espressione è mia), uno che è nato dirigente, che ha fatto carriera troppo presto, che fa l’intellettuale senza poterselo permettere. Un commentatore anonimo sono giorni che mi accusa di essere simpatico (ma che accusa è?), altri che mi dicono che sono troppo politicista. Bene. La mia risposta è politica. Sono le otto e mezza passate di sabato 2 agosto e sto lavorando per preparare la Festa democratica di Monza e della Brianza. E il bello è che non mi pesa. Anzi. Mi diverto. E sapete perché mi diverto? Perché la stiamo organizzando bene, e sarà una festa di grande qualità. Inizierà il 10 settembre (e terminerà il 22), e posso solo anticiparvi che ci saranno nomi prestigiosi, una buona cucina, un programma degli spettacoli degno della manifestazione. Proprio oggi mi sono occupato della libreria (presenteremo alcuni testi di sicuro interesse) e della comunicazione con cui accompagnare il programma politico della festa. Roberto ha rispolverato un tema a noi caro: la Brianza «nel cuore del Nord», già frequentato in passato dai Ds e da me personalmente in più di un intervento. Il messaggio sarà, più o meno, proprio questo: il Pd e il Nord, partendo dalla sua parte più ‘profonda’. E dalla sfida delle provinciali del 2009. Adesso, però, scusatemi, ma vi saluto. Vado alla Festa dell’Unità per il Pd di Mezzago. Con amici. Per sapere come la pensano nel Comune più rosso della Brianza, per sentire il famoso ‘polso’ e anche per fare qualche ripresa. Perché Il grembiule prosegue. Un caro saluto a tutti gli aristodem, quelli veri.

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