Formigoni va via (ma anche no: nemmeno lui ancora lo sa). Aspettiamo quella che potrebbe essere una delle pochissime buone notizie, nello sconforto generale. Nel caso, è necessario muoversi subito: scegliere un candidato presidente all’altezza, ‘registrare’ le alleanze, indicare una squadra di governo credibile, costruire liste competitive, mettere in discussione anche gli eletti e gli ‘uscenti’ (quelli come me, per capirci). Se vogliamo lanciare la sfida, dobbiamo iniziare dalla Regione più difficile di tutte. Non vogliamo insomma né salire sul carro della banda dei vincitori, né scendere dal pullman sul quale siamo saliti soltanto qualche settimana fa. Mettiamoci in discussione con equilibrio e misura, leggiamo bene i dati (i ceti popolari, accidenti, che non ci votano più), definiamo un pacchetto di proposte comprensibili (sui temi scottanti) e mettiamoci a lavorare. Veniamo da lontano, andremo lontano. P.S.: è iniziato lo spoglio delle amministrative. Speriamo in Nova e Seveso, Brescia e Sondrio. Speriamo in bene.

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