Dopo lunghissimi anni, per la prima volta, le elezioni lissonesi possono riservare più di una sorpresa. Nella città destrorsa e padana per antonomasia, una grande frammentazione del quadro politico – che coinvolge, ahinoi, anche il centrosinistra – fa pensare che la leadership turboleghista possa essere messa in discussione. Il sindaco uscente, Fossati, ha perso un pezzo della sua maggioranza in un burrascoso finale di legislatura. Al centro si muovono due liste civiche che si sono date molto da fare negli ultimi mesi. Al centrosinistra – che si presenta con due liste collegate al candidato sindaco Ghigni, Uniti nel centrosinistra e Sinistra ambientalista – manca la Margherita, nell’unico Comune dove non ci sarà, almeno al primo turno, un’ipotesi di Ulivo. Vecchie e nuove ruggini, antiche e sempiterne ambizioni, da superare in campagna elettorale, nella speranza di costringere la Cdl al ballottaggio. Domani sera, ore 21, presso la Biblioteca civica, sarò con Ghigni a lanciare la sfida. Punteremo sulla qualità della vita, sul rispetto del territorio, sulla promozione della partecipazione dei cittadini. Tutti temi perfettamente disattesi dalle giunte leghiste degli ultimi anni. Ci vediamo a Lissone. Per una volta, per vincere.

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