Pubblicità sul Pirellone: a quando il Mc-camuno?

La Giunta regionale concede il Pirellone per la pubblicità di un telefonino. La Motorola – a cui involontariamente faccio pubblicità anch’io – presenterà il nuovo modello di telefono mobile proiettandolo sul grattacielo simbolo dell’istituzione lombarda, per un periodo di 5 giorni. 50.000 euro, questo il costo dell’operazione. A beneficiarne non sarà però la Regione, ma una serie di associazioni arbitrariamente individuate da Formigoni e dai suoi: l’Opera San Francesco di Milano, la Casa Betania di Seveso, la Cooperativa Sociale del Giovane di Pavia, la Fondazione Don Gnocchi di Milano, la Cooperativa sociale Arca di Como. Un fatto eclatante che dimostra quale sia il senso delle istituzioni di questo governo regionale e la sua attitudine alla commercializzazione dei simboli (vi ricordate la rosa camuna sui manifesti di Forza Italia?). In perfetta coerenza con i principi sopra richiamati è anche la scelta di non introitare i ricavati, ma di “salvarsi l’anima” donando i proventi a soggetti ritenuti, chissà perché, più meritevoli di altri. Ci si chiede: se altri chiederanno di fare pubblicità, verrà contentito anche a loro lo stesso trattamento? Difficile credere che la Regione possa dire di no. Quelli della Sony o della Nokia sono figli di nessuno? In attesa, quindi, di assaggiare il Mc-camuno – il primo panino istoriato con incisioni rupestri al ketchup – apprezziamo la bella metafora che il governo della Lombardia offre di se stesso.

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