Dello strappo Formigoni-Cè – apprendiamo dalle agenzie di stampa – se ne è parlato a casa di Silvio, tra lo scandalo Fazio e la candidatura a premier dello stesso Berlusconi (quella che per lui è un sacrificio immane e per l’UDC un "chi te lo ha chiesto?"). E’ la sede politica più appropriata per discutere un problema amministrativo di quella gravità, con le persone giuste al posto giusto. Peccato che gli elettori abbiano votato 80 consiglieri che – almeno quelli dell’opposizione – sarebbero anche curiosi di sapere quello che sta succedendo in Giunta regionale e di poterne discutere visto che loro, a casa di Silvio, non sono stati invitati. Come previsto, della cena non conosceremo i reali motivi e la portata della crisi, ma le portate e sapremo tutto dell’atmosfera che si respirava in uno degli ultimi giorni di estate in quel di Arcore, dove il reuccio accoglie i suoi ospiti e decide del futuro della Lombardia. Come se fosse casa sua: non la villa di Arcore, ma l’intera Regione.

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